Qualunque tedesco che indossasse una divisa e avesse un’arma poteva fare di un ebreo ciò che voleva, costringerlo a cantare, a ballare, a farsela addosso, a cadere in ginocchio implorando di aver salva la vita. Poteva ordinare a un’ebrea di spogliarsi, di pulire il selciato con le mutande e poi urinare davanti a tutti. Ai tedeschi che si permettevano simili scherzi nessuno guastava il divertimento, nessuno chiedeva loro ragione di ciò che facevano. Così potemmo vedere di cosa sono capaci degli esseri umani, quando viene concesso loro un potere illimitato su altri esseri umani.
*** Marcel REICH-RANICKI, 1920-2013, critico letterario tedesco di origine ebraico-polacca, La mia vita, traduzione di Simona Bellini, 2003
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