domenica 25 febbraio 2018

#SPILLI / Pagliacciata (M. Ferrario)

Matteo Salvini, Milano, piazza Duomo, 24 febbraio 2018, dal palco del comizio elettorale, esibendo il rosario e giurando sul Vangelo, immaginando di essere già Presidente del Consiglio:
«Mi impegno e giuro di essere fedele al mio popolo, a 60 milioni di italiani, di servirlo con onestà e coraggio, giuro di applicare davvero la Costituzione italiana, da molti ignorata, e giuro di farlo rispettando gli insegnamenti contenuti in questo sacro Vangelo. Io lo giuro, giurate insieme a me? Grazie, andiamo a governare e a riprenderci questo Paese». (‘HuffPost’, 24 febbraio 2018, qui)

Pagliacciata. 
Invereconda. 
E se fossi interessato a certi temi, direi anche blasfema.
In ogni caso, insopportabile: per chi ritiene che la Carta costituzionale a fondamento della Repubblica nulla abbia a che vedere con i valori e i comportamenti, di egoismo e di odio, di certo becerume fascio-leghista che questo personaggio ogni giorno alimenta e promuove. 

*** Massimo FERRARIO, Pagliacciata, facebook, 24 febbraio 2018

Nota: Per  la citazione di Pier Paolo Pasolini del 1973, lanciata da Matteo Salvini durante il comizio, per stigmatizzare un certo antifascismo di oggi, 2018, rimando al mio precedente #Spillo in Mixtura del 19 febbraio (E ora il pericolo è l'antifascismo), qui


In Mixtura ark #Spilli qui

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