Apprendiamo dal candidato di Forza Italia e Lega alla presidenza della Regione Lombardia che la Costituzione della Repubblica italiana giustifica il razzismo. La Costituzione sembrerebbe rivendicare, secondo la farneticante dichiarazione di Attilio Fontana, una politica razzista proprio perché contiene la parola "razza"! Potenza della ragione illogica che fa dire alla nostra Carta l'opposto di quel che dice.
L'articolo 3 primo comma dice: "Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali". Molto chiaramente, dice l'opposto di quel che il sofista Fontana le vorrebbe far dire. Afferma infatti che tutti i cittadini sono uguali senza distinzione di razza. Quindi presume che più razze possano vivere insieme e presume che l'essere per caso nato con un certo colore della pelle (o di una certa razza) non ha rilevanza alcuna dal punto di vista della dignità sociale e della posizione di fronte alla legge, che è perfettamente uguale a chi per caso è nato con altro colore e in un'altra razza.
La Costituzione non dichiara di voler proteggere una razza come fosse una specie in via d'estinzione. Non avalla o giustifica ideologie o progetti di pulizia etnica, o di espulsione o di discriminazione per proteggere una razza (quella bianca per esempio, che tra l'altro ha un biancore diverso non appena ci si sposti a nord delle Alpi).
Ora, è probabile che il candidato Fontana sappia tutte queste cose molto bene. Non vogliamo dubitare. Ma se così è la sua manipolazione è ancora più grave perché quella frase infelice che vuole associare la razza alla Carta ha tutta l'intenzione di mettere in circolo l'idea assolutamente sbagliata per cui non ci sarebbe proprio nulla di male ad essere razzisti, visto che la stessa Costituzione giustifica il ricorso al discorso della razza. (...)
*** Nadia URBINATI, politologa, politologa, docente della Columbia University, I sofismi razzisti, 'la Repubblica', 17 gennaio 2018, qui
In Mixtura altri contributi di Nadia Urbinati qui
Nessun commento:
Posta un commento