Normalmente si misura la tenuta di un ponte a partire dalla solidità del suo pilastro più piccolo. La qualità umana di una società dovrebbe essere misurata a partire dalla qualità della vita dei più deboli tra i suoi membri. E poiché l'essenza di ogni morale è data dalla responsabilità nei confronti dell'umanità degli altri, questa è anche l'unità di misura degli standard morali di una società. È questo, a mio avviso, l'unico tipo di misura che un sistema di welfare si possa permettere, ma è anche l'unico di cui abbia davvero bisogno. È una misura che può non bastare a garantirgli il sostegno sociale dal quale dipende la sua sopravvivenza; ma è anche l'unico tipo di misura che parli, in modo perentorio e privo di ambiguità, a favore del welfare state.
*** Zygmunt BAUMAN, 1925-2017, sociologo polacco, docente emerito all’università di Leeds, Homo consumens. Lo sciame inquieto dei consumatori e la miseria degli esclusi,Erikson, 2007
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