il tempo si ferma.
Le nostre braccia e le gambe
s'intrecciano
e le bocche ci aiutano a superare
le dimensioni dei corpi,
a congiungerli
in un solo corpo;
anche le cose, stupefatte,
si collocano
sul piano del letto.
Noi due, sdraiati sopra,
siamo vicinissimi alle stelle.
*** Vanja STRLE, 1960, poetessa slovena, Quando vieni da me, traduzione di Jolka Milič, citata da Jolka Milič, a cura, La poesia di Vanja Strle, ‘Fili d’Aquilone’, n. 8, ottobre-dicembre, 2007, qui
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