Consiglierei una rivoluzione sentimentale. Di tutte le rivoluzioni o riforme, plebee o aristocratiche, proletarie o borghesi, culturali o morali, nessuna è mai stata progettata come sentimentale. Forse perché i sentimenti, intesi come rapporti tra le persone, sono difficili da clonare e sono reputati di genere femminile.
*** Luigi PINTOR, 1925-2003, giornalista, scrittore e uomo politico, La signora Kirchgessner, Bollati Boringhieri, Torino, 1998
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