giovedì 10 novembre 2016

#SENZA_TAGLI / Minzione di gruppo (Massimo Gramellini)

Con decorrenza da lunedì 14 novembre, nello stabilimento di Bari della Oerlikon Graziano «le pause fisiologiche individuali dei lavoratori addetti direttamente o indirettamente alla produzione diventano collettive». I dipendenti hanno ancora una settimana per concedere libero sfogo alle loro vesciche, poi anche l’antico vezzo di andare in bagno quando ti scappa verrà archiviato alla voce «diritti requisiti». La nuova frontiera della civiltà del lavoro è la pisciata di branco. Efficiente, economica, solidale.  

Persistono alcuni dubbi sulla sua applicazione pratica. I momenti di ricreazione giornaliera previsti dalla circolare sono due, di nove minuti ciascuno. Le «pause fisiologiche collettive» andranno dunque inserite in quelle strisce. Il problema è il numero di lavoratori coinvolti nella gigantesca attività di minzione: quattrocentoventi. Non sappiamo di quanti bagni e orinatoi sia dotato lo stabilimento, ma si profila il rischio di code da autogrill nei giorni dell’esodo ferragostano, oltremodo sgradevoli per gli ultracinquantenni che Fiorello chiama «Amici della prostata». I quali, allo squillo della campanella, sempre che riescano ad arrivarci indenni, dovranno scattare come centometristi verso la meta per bruciare la nutrita concorrenza. Un problema facilmente risolvibile nel breve periodo, licenziandoli, e nel medio sostituendoli con dei robot progettati per farsela addosso senza smettere di lavorare.  

*** Massimo GRAMELLINI, giornalista e scrittore, Minzione di gruppo, 'La Stampa', 8 novembre 2016, qui


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