Una deroga consentita senza ragioni più che valide pone il sospetto dell’usurpazione di potere e della corruzione. E’ un’appropriazione indebita dell’applicabilità di una norma, un furto, appunto.
La deroga si trasforma in una merce e come tale può essere venduta spesso, quel che è peggio, a prezzi di mercato nero.
Nell’educazione del cittadino, o almeno in quella che dovrebbe essere impartita ai giovani, dovremmo imparare a provare disagio di fronte a chi offre deroghe facili, perché intorno a quell’azione e a quel tipo di persone si annodano connivenze corrotte.
*** Furio RAVERA, psichiatra e psicoterapeuta, saggista, Le regole o la manutenzione della Vespa, Ponte alle Grazie, Milano, 2004
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