Io vorrei.
Io vorrei un anno dove gli sbarchi non fossero più considerati numeri e percentuali, ma persone.
Vorrei che il dato positivo fosse meno morti in mare, non meno sbarchi.
Vorrei che ci fossero meno morti in Libia, non meno partenti verso l’Europa.
Vorrei un anno dove ogni razzista leggesse almeno un libro.
Vorrei che questo libro non fosse le istruzioni dell’I Phone 11.
Vorrei un decennio dove la cultura, la curiosità e l’educazione recuperassero qualche posizione rispetto all’egoismo, all’ignoranza e all’insulto.
Vorrei non dovermi stancare dei social perché i peggiori hanno avuto la meglio sui pensanti.
Vorrei invertire la rotta, a beneficio delle generazioni future.
Vorrei un anno dove insieme ai botti fossero vietati gli auguri circolari, che chi vuole avesse un pensiero individuale, suo e personalizzato, invece della condivisione sterile e anaffettiva.
Vorrei più sorrisi e meno ghigni.
Vorrei tutto questo e anche altro, magari non subito, anche a poco a poco.
Grazie.
*** Marco POMAR, scrittore, Io vorrei, facebook, 31 dicembre 2019, qui
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