Lanciare lo sguardo oltre l'orizzonte con l'intenzione di lasciarlo lì, senza andare a riprenderlo. Lanciarlo come un aquilone, come il sasso nello stagno, come la parola da un palco. Che si posi sulle cose come piuma, che fenda l'aria come una katana, che atterri come un aliante. Lancio il mio sguardo come se fosse un dado, come aereo di carta, come fantasia senza il seguito della realtà. Il mio sguardo su quelle cime lontane, di una lontananza dolce, che assomiglia al tempo già vissuto. Lo sguardo si posa come prima pietra di una costruzione, in modo delicato e solenne.
Ti guardo vivere vita e tu non te ne accorgi. O forse sì, e fai finta di nulla.
*** Stefano GRECO, consulente, formatore, saggista, facebook, 7 giugno 2019, qui
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