lunedì 4 marzo 2019

#MOSQUITO / La ridondanza dell'io (Gianrico Carofiglio)

Bisogna sapersi adattare all’interlocutore per riuscire a convincerlo. In qualsiasi campo, credo, ma di sicuro nelle indagini. E un’altra cosa importante è offrire, o prospettare, una via d’uscita dignitosa, non umiliante. È quello che fece Carosio con il tizio che diceva di volersi dare fuoco: gli permise di tirarsi indietro, dopo che si era spinto davvero molto avanti, senza avere l’impressione di perdere la faccia. Al contrario: avendo la convinzione di essere stato lui a decidere di rinunciare. 
– Il fatto è che quando discutiamo con qualcuno, se l’argomento ci sembra importante e se i toni si accendono, vorremmo sempre stravincere. Vorremmo inchiodare l’altro, vorremmo che riconoscesse che noi abbiamo ragione e lui, o lei, torto. 
– Ed è una pura questione di ego. Mentre l’ego dovrebbe essere escluso dall’orizzonte di qualunque transazione con gli altri, di qualsiasi tipo, sia professionale sia personale. Sai qual è la regola fondamentale per la gestione dell’ordine pubblico? Cioè quando le forze di polizia devono occuparsi di manifestazioni di piazza, anche potenzialmente violente, in cui potrebbero esserci cariche, scontri, disordini?
– Non ne ho idea.
– Bisogna sempre lasciare ai manifestanti una via di fuga. Se li carichi e non sanno da che parte scappare, si difenderanno disperatamente, all’ultimo sangue. Sono questi i casi in cui le manifestazioni finiscono male, con danni alle cose, con feriti, a volte pure con morti. Lasciare una via di uscita è una regola fondamentale. Se vinci contro qualcuno umiliandolo, se stravinci, lo ricorderà per sempre. Attenzione: non ricorderà che avevi ragione, ricorderà che lo hai umiliato. E se avrà l’occasione di fartela pagare, puoi scommettere che la coglierà al volo. 
– Già. Sembra una cosa tanto ovvia. Una regola tanto ovvia. Chissà perché nessuno la rispetta. 
– L’ego. Il problema è quasi sempre l’ego. Potremmo chiamarla: la ridondanza dell’ego. 
– La ridondanza dell’ego. Lei è molto bravo con le parole.

*** Gianrico CAROFIGLIO, 1961, scrittore, politico, ex magistrato, La versione di Fenoglio, Einaudi, 2019


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