La ragazza, vent'anni o poco più, seduta davanti a me in metrò ha ricevuto una telefonata, ha sussurrato qualcosa, poi si è messa una mano sul viso. Per quanto cercasse di trattenersi, le sono spuntate le lacrime e una smorfia di intensa sofferenza. Si è guardata intorno, come per scusarsi di non riuscire a occultare il suo stato d'animo. E' scesa velocemente, anche se probabilmente non era la sua fermata. Ciò che più mi ha stupito è che provava un dolore struggente pur avendo la pelle nera. Proprio come se fosse stata bianca.
*** Raffaele MANGANO, giornalista, scrittore, Lacrime, facebook, 1 febbraio 2019, qui
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