"Azione, concretezza, velocità".
Ce lo ripetono e ce lo ripetiamo
tutti i giorni a tutte le ore a tutti i minuti.
"Testa bassa e via andare".
Sì, ma per andare dove?
Forse, per rispondere,
ci vorrebbe una 'teoria':
una 'visione' direbbero i greci.
Ma a noi,
che abbiamo smarrito
l’anima delle parole
insieme con il greco delle origini
e tifiamo solo per la 'vision'
spicciola e operativa all'americana,
'teoria' evoca 'filosofia':
astrazione, elucubrazione, arzigogolo intellettuale.
Insomma, una inutile perdita di tempo.
Se cominciassimo
a guardare, osservare, sentire, riflettere
- dunque a pensare,
praticando il 'giusto' atteggiamento filosofico
che ognuno di noi può assumere senza essere Filosofo -
forse finalmente
cominceremmo a vedere
ciò che la 'vision' non ci fa vedere
e che invece l'etimo della parola 'teoria'
potrebbe appunto 'illuminare':
scopriremmo che siamo criceti nella ruota.
E potremmo scendere.
Certo, prima di scendere,
dovremmo superare il blocco
di una domanda terribile:
«Ma poi?»
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