giovedì 1 marzo 2018

#SENZA_TAGLI / Coerenze di leader (Fabio Chiusi)

Uno di se stesso scrive nel simbolo del partito "presidente" quando la legge italiana gli vieta di diventarlo.

Un altro guida la destra nazionalista del "prima gli italiani" e del giurare sul Vangelo con un passato da comunista padano in un partito a base di riti celtici che l'Italia voleva spezzare.

Un altro ancora aveva detto avrebbe lasciato la politica in caso di sconfitta al referendum, poi l'ha perso ed è ancora qui.

Un altro ancora dice di comandare un movimento che dovrebbe fondarsi sulla democrazia diretta, e che invece è un partito che dirige lui.

Peccato non ci siano faccia a faccia tra i principali leader politici, per queste elezioni: avremmo più di qualcosa di elementare, fondamentale, da chiedere.

*** Fabio CHIUSI, giornalista e saggista, facebook, 25 febbraio 2018, qui


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