Preparare il sugo a casa e contemporaneamente controllare la lavatrice, stirare, cambiare eventuali pannolini o seguire un figlio nei compiti e magari sbirciare anche notifiche sul telefono è multitasking.
Nel contesto domestico, l'attenzione è DISTRIBUITA su più attività in un arco di tempo circoscritto. Chi ci riesce di più, chi ci riesce di meno e chi per niente. A casa, questo processo di investimento mentale di energie attentive e di problem solving assume caratteristiche molto diverse da quello giocato sul lavoro. Intanto lo stato mentale o d'animo (Ci si trova a casa propria). Poi non c'è alcuna tensione produttiva o di prestazione richiesta formalmente da un capo o da un cliente. Manca la pressione operativa imposta da fattori organizzativi ed esterni, come ad esempio il mercato, la concorrenza.
Sul lavoro, invece, fare multitasking significa che l'attenzione è DISSOCIATA O DIVISA tra più attività diverse tra loro, sempre in un arco di tempo circoscritto. Due esempi pratici.
In uno studio dentistico, l'assistente alla poltrona è anche la segretaria dello studio. Fa avanti e indietro tra la poltrona dove il dentista sta operando e la segreteria. Non fa bene né un'attività né l'altra. Rischio stress e rischio errori, anche nella bocca del paziente che ha bisogno invece dell'assistente alla poltrona (si chiama così apposta) per evitare che il dentista faccia il giocoliere con l'aspiratore e ferisca con uno strumento il paziente perché era compito dell'assistente tenere in sicurezza la bocca.
Secondo esempio. In ufficio. Elaborare dei dati o dei contenuti su un report e contemporaneamente leggere e rispondere alle email. Oppure, mentre un relatore parla in una riunione, guardare il cellulare per cercare informazioni (non richieste dal relatore) su quanto sta dicendo.
Negli interventi di formazione che svolgo nelle aziende, il punto di partenza è proprio questo: lavorare per obiettivi e priorità, anche sviluppando la capacità di cambiare le priorità in corso d'opera NON E' FARE MULTITASKING. Oggi siamo particolarmente esposti a questo rischio di dissociazione mentale continua, con conseguente stress e aumento di errori, anche molto gravi.
*** Stefano GRECO, consulente, formatore, saggista, I rischi del multitasking sul lavoro, facebook, 17 marzo 2018, qui
In Mixtura ark #SenzaTagli qui
Nessun commento:
Posta un commento