Mi stai forse dicendo che... (segue riformulazione del pensiero altrui secondo le proprie categorie per criticarlo con più agio).
È l’'argomento fantoccio': trasformare ciò che ha detto l’altro in qualcosa di somigliante ma diverso - un fantoccio appunto - per potervi opporre più facilmente le proprie argomentazioni.
Come si esce dall’argomento fantoccio? C’è solo una strada: riconoscerlo e osservare tutte le volte che lo usiamo per primi; così, quando si è sottoposti al trattamento da un altro, ci si infastidisce meno e si può continuare a rimanere in discussione invece di prendersela.
Il fantoccio infatti, se si continua a disputare, può essere comunque arricchito e abbellito fino ad assomigliare un po’ di più a ciò che volevamo dire. L’alternativa è smettere di discutere, che equivale a buttare nel secchio quel pupazzo che comunque - per quanto mal assemblato - era l’unico tramite per un possibile scambio tra idee diverse.
Spesso diciamo che per confrontarsi ci vuole almeno qualcosa in comune. Ecco, molte volte in comune c’è proprio quel fantoccio: imperfetto, scomposto, anche fastidioso, ma non va scambiato per uno spaventapasseri.
*** Bruno MASTROIANNI, filosofo, esperto di comunicazione, facebook, 21 marzo 2018, qui
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