venerdì 2 giugno 2017

#VIDEO / Psichiatria, psicologia, fenomenologia (Umberto Galimberti)


Psichiatria e fenomenologia
Umberto Galimberti, 1942
filosofo e psicoanalista di matrice junghiana
Intervento alla Casa della Psicologia, 30 maggio 2017
youtube, OPL, Ordine Psicologi Lombardia
video 120min03
(ma la registrazione 'effettiva' parte dal minuto 13,23)

Il video registra la quarta conversazione 'filosofica' di Umberto Galimberti dedicata agli psicologi (vedi Ordine Psicologi Lombardia, qui), ma utile a chiunque voglia in qualche modo cercare di 'vivere con consapevolezza' e abbia a cuore la relazione e il tentativo di comprensione dell'altro.

Come sempre, un intervento chiaro, preciso, ricco di spunti: che mette in discussione, e rivolta, luoghi comuni ancora diffusi e convinzioni non sufficientemente riflettute: ad esempio, la separazione anima e corpo, la psicologia che ambisce a essere scienza, la speranza/convinzione di poter oggettivare il vissuto.
Una conversazione che provoca e cattura: lunga, ma sempre tenuta al massimo dell'attenzione. Merito della rilevanza intrinseca dei temi toccati, di per sé affascinanti, ma soprattutto dello stile espositivo: piano, sintetico e di forte impatto, grazie ad una capacità esemplificativa che sa rendere 'concreti' anche pensieri e concetti 'alti' e non di immediata comprensione.
Alcune perle preziose (tutte ruotanti attorno al tema del rapporto tra psichiatria, psicologia, psicoanalisi, scienza e fenomenologia) riguardano squarci sui contributi chiave di fondamentali riferimenti culturali come Karl Jaspers, Ludwig Binswanger, Martin Heidegger, Edmund Husserl.
In chiusura una riflessione inquietante sull''inconscio tecnologico': che secondo Galimberti sta trasformando, forse irrimediabilmente, la 'natura' dell'uomo, almeno qui in Occidente.
In sostanza una carrellata di pensieri anche 'duri', sostenuti da una visione stringente, argomentata e certo non tranquillizzante, su come 'siamo nel mondo' nella società di oggi.
Un intervento che davvero colpisce alla radice, e smonta, sul piano della struttura profonda, il conformismo rassicurante di certo psicologismo positivo cui ormai siamo abituati: impossibile non farsi domande di fondo e comunque non tentare di continuare in proprio una riflessione che riordini e approfondisca i tanti stimoli lanciati. (mf)

In Mixtura altri contributi di Umberto Galimberti qui

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