che sono come fiammate di luce,
durano poco, niente,
ardono nel firmamento del nero,
sventano, dilapidano.
Si ricorda la cupa accensione
del fuoco, il becchettare nel vento,
quel colore di fiamma
ossidrica o di stella
che il bruciare un istante rende eterno.
*** Daniele PICCINI, 1972, filologo e poeta, Ci sono vite, sai da Daniele Piccini, Terra dei voti, Crocetti Editore, 2003, anche in ‘archivio poesia del giorno’, 20 dicembre 2012
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