(...) Secondo le stime di GFK-Eurisko e Eurispes, la percentuale di atei e agnostici in Italia è di circa il 19 per cento della popolazione: circa undici milioni di non credenti. Ma lo Stato italiano, in cui è principio supremo la laicità, rende difficile, quando non impossibile, svolgere funerali aconfessionali.
I funerali laici in Italia - Lo svolgimento dei funerali è normato, in Italia, dal DPR 285/90. Più volte il testo è stato oggetto di circolari interpretative e in alcuni casi è stato superato con nuovi provvedimenti di legge, tra cui quello che consente la cremazione del defunto. Il Decreto del Presidente della Repubblica del 14 gennaio 1997 che regola i requisiti strutturali e organizzativi di base per l'esercizio delle attività sanitarie a cui devono sottostare le strutture pubbliche e private, ha introdotto un elemento nuovo: nei requisiti minimi compare la voce di «istituire una sala per le onoranze funebri al feretro».
Peccato che quest'ultimo intervento sul Servizio Mortuario sia, nella maggior parte dei casi, rimasto inapplicato dai Comuni. Per sopperire a questa mancanza, il 21 novembre 2011 è stata presentata da 53 deputati una proposta di legge attraverso la quale si chiedeva l'obbligo di istituire delle 'case funerarie', anche all'esterno del cimitero, in ogni comune per celebrare i funerali civili. Prima firmataria della proposta Gloria Buffo, tra gli altri figurano Giuliano Pisapia e Roberta Pinotti, attuale Ministro della Difesa. (...)
*** Giulia TORLONE, giornalista, Il funerale laico? Praticamente impossibile. Quante difficoltà per chi muore senza Dio, 'espresso.repubblica.it', 31 maggio 2017
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