domenica 14 maggio 2017

#RACCONTId'AUTORE / E il pericolo passava (Michael Brady)

C’era una volta un villaggio isolato, in cui viveva un rabbi molto saggio: il più saggio tra tutti gli abitanti del villaggio. Per anni era stato la guida del suo popolo, ed era intervenuto per salvare il villaggio nei momenti difficili. Quando giungeva un pericolo (un nemico, una carestia, un’epidemia) il rabbi si ritirava in un luogo segreto nella foresta che circondava il villaggio. Giunto in quel luogo accendeva un fuoco e recitava una preghiera. Questo bastava a far passare il pericolo. 

Il giorno in cui il rabbi morì uno dei suoi figli, anch’egli un rabbi, prese il suo posto. Quando giunse un pericolo si recò nella foresta e accese un fuoco, ma siccome non conosceva la preghiera recitata da suo padre fece ritorno al villaggio. Ciò fu sufficiente: il pericolo passò e il villaggio fu salvo. 

Arrivò un giorno in cui anche il figlio del primo rabbi morì, e suo figlio divenne rabbi al suo posto. Quando giungeva un pericolo, si recava in un luogo segreto nella foresta. Qui non accendeva il fuoco e neanche diceva una preghiera: ma il pericolo passava ugualmente. 

Passò altro tempo e il villaggio ebbe un quarto rabbi, il figlio del figlio del figlio del primo rabbi. Quando il villaggio correva un pericolo non accendeva un fuoco e non diceva una preghiera, e nemmeno andava nella foresta. Semplicemente, rimaneva a casa, chiamava intorno a sé tutti gli abitanti del villaggio e raccontava loro la storia del suo bisnonno, di suo nonno e di suo padre.

E il pericolo passava.

*** Michael BRADY, docente statunitense di educazione degli adulti, ‘Adult Education Quarterly’, 1990, in Robert Atkinson, L’intervista narrativa, 1998, Raffaello Cortina, Milano, 2002.


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