Antonia STORACE
giornalista freelance
(via facebook)
Suggestione molto bella davvero che condivido "quasi" appieno.
'Quasi' perché se scegliessimo solo ed esclusivamente i nostri pari non riusciremmo davvero a capire chi siamo e chi sono loro.
Se l'umanità tutta e tutto l'esistente è un brulicare indiscusso di assortimenti variabilissimi e differenti, un motivo c'è.
E' proprio questo il senso della vita e di questa nostra dimensione. Ri-cordarci, in tutto questo assortimento (e quindi nelle scelte continue ed obbligatorie che ciò ci costringe a fare), chi siamo realmente e con cosa vogliamo ri-connetterci.
Se frequentassimo ed avessimo esperienze solo con i nostri pari, questo non sarebbe possibile e la vita non avrebbe senso. Avremmo potuto tranquillamente rimanere nella nostra dimensione più vasta senza fare tutta questa fatica del vivere, no?.
Invece no, siam qua per contaminarci. Almeno un po'.
E' proprio questo che dopo ci fa venire una gran voglia di stare con i nostri pari e di proseguire il nostro viaggio. Oltre.
*** Daniela FREGOSI, consulente, formatrice, blogger e attivista, fondatrice di 'Afrodite K La voce dei lavoratori autonomi che si ammalano', Scegli i tuoi pari?, 'facebook', 13 giugno 2016, qui
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