Giovanni Toti, presidente della Regione Liguria: "Il paese è allo stremo. Bisogna togliere i vincoli. Il virus ora fa meno paura".
Che è come dire chissenefrega dei 400 morti: ancora caparbiamente svettanti, per chi non vuole essere cieco, in cima alle statistiche quotidiane.
Certo, il miglior ristoro è riaprire e ridare lavoro: è un'ovvietà che anche chi non è Migliore è in grado di proclamare.
Però bisognerebbe prima aver fatto come Boris Johnson. Che ha imparato dalle sue idiozie negazioniste iniziali e ha avuto il coraggio, anche ideologico, di chiudere tutto per mesi. Non con un lockdown colorato: con un lockdwon. Rigido, senza sconti. E poi con una vaccinazione senza tregua e generalizzata. Portando i morti, ora, a zero.
Perché la salute è la precondizione per l'economia.
E lo capirebbe pure un bambino: se l'economia viene prima della salute, la salute, poi, se non si mantiene in salute, non si porta via solo il Pil, ma pure la vita di chi fa il Pil.
Non lo capisce invece questa destra italiana: sempre più miope e sconcia. La quale, per demagogia congenita e calcolo elettorale, volutamente confonde il rischio con l'azzardo. E sa passare in poche settimane dal bianco al rosso: come la Sardegna (non) insegna. Con una coazione a ripetere degna della più perversa ossessione: visto che bellamente rimuove sia il presente che il passato (è stata in gran parte la scorsa estate, guarda caso ancora in Sardegna, la responsabile della terza ondata, prima ancora che si diffondessero le varianti a complicare ulteriormente la pandemia).
E' di moda l'accelerazione: se è mancata quella, sempre promessa, dei vaccini, quasi come compenso si dà 'fiato alle trombe' (e ai tromboni) delle riaperture.
Se ci si schianta, ci si schianterà 'in sicurezza'. E' il mantra: ripetiamolo anche noi.
*** Massimo Ferrario, Viva BoJo, facebook, 16 aprile 2021, qui
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