giovedì 15 aprile 2021

#MOSQUITO / L'esito inevitabile di qualunque guerra di occupazione (Viet Thanh Nguyen)

Sostenuto (o sarebbe stato piú corretto dire invaso?) da Superman, il nostro piccolo ma fecondo paese non produceva piú una quantità significativa di riso, gomma e stagno, ma un abbondante raccolto annuo di prostitute, ragazze che non avevano mai ballato un pezzo rock prima che i papponi che chiamavamo cowboy sistemassero un adesivo sui loro tremanti capezzoli di campagnole e le spingessero sulla passerella di un bar di Tu Do. Sto per caso accusando gli strateghi americani di aver deliberatamente sradicato interi villaggi di contadini per portarsi via le ragazze, lasciandole con l’unica scelta di offrire servigi sessuali agli stessi ragazzi che avevano bombardato, mitragliato, bruciato, depredato o comunque evacuato a forza i suddetti villaggi? Niente affatto. Mi limito a notare che la creazione di un esercito di prostitute locali al servizio di soldati stranieri è l’esito inevitabile di qualunque guerra di occupazione, uno dei piccoli e sgradevoli effetti collaterali della difesa della libertà che tutte le mogli, le sorelle, le fidanzate, le madri e tutti i pastori e gli uomini politici di Smallville, USA, fingono di ignorare e nascondono dietro un muro di denti bianchi e lucidi, quando salutano il ritorno a casa dei loro soldati, pronti a curare qualunque innominabile afflizione con la penicillina della bontà americana.

*** Viet Thanh NGUYEN, 1971, scrittore e accademico vietnamita naturalizzato statunitense, Il Simpatizzante, Neri Pozza, 2016


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