solida spuma ardente ed elevata.
Parevi un corpo staccatosi
dai centri del sole, lasciato
da un colpo di mare sulla sabbia.
Tutto era fuoco a quel tempo. Bruciava
intorno a te la spiaggia. A rutilanti
vetri di luci erano ridotte
le alghe, i molluschi, le pietre
che le ondate spingevano contro di te.
Tutto era fuoco, fulmine, palpito
d’onda calda in te. Se era una mano
che osava o le labbra, cieche braci
volando fischiavano nell’aria.
Tempo incendiato, sogno consumato.
Io mi rotolai nella tua spuma a quel tempo.
*** Rafael ALBERTI, 1902-1999, da Ritorni della vita lontana, 1948-1956, in Rafael Alberti, Poesie, Mondadori, 1964, in 'poesiainrete', 15 maggio 2020, qui
In Mixtura i contributi di Rafael Alberti qui
In Mixtura ark #SguardiPoietici qui
Nessun commento:
Posta un commento