sui viali scatta un allarme.
Si ferma, e poi ripete
due note acute, tremende, con la furia
di un bambino che gioca.
Nei muri bui dei palazzi lì sopra
le finestre si aprono, si accendono.
Tranne la strada
in mezzo ai rami, vuota,
niente si vede.
Si tirano le tende
e si rimane intorno a questo urlo
come si sta in un campo
intorno a un fuoco.
*** Umberto FIORI, 1949, insegnante, scrittore, poeta e musicista, Allarme, da Esempi, Marcos y Marcos, 1992, in 'ipoetisonovivi.com', 14 maggio 2020, qui
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