miscelano antefatti girando il cucchiaino
prima in senso orario a consistere decenni
dopo li riavvolgono come se fosse spago
incatenato alla scogliera e sembra riva.
e prima in senso orario a sbattere sui lati della tazza
e dopo alla rovescia a cancellarne i segni
finché dal fondo affiora una scusa sulla schiuma
o spesso una domanda che almeno uno dei due
si pone a mente alzando lo sguardo all’orologio.
sono istanti in cui ci ritiriamo dalla scena
frazioni di secondo che infrangono paralisi
quando l’edificio è sul punto di crollare
se viene pronunciata la parola del mattino.
*** Luciano MAZZIOTTA, 1984, da Posti a sedere,Valigie Rosse, 2019, citato in 'ipoetisonovivi.com', 21 ottobre 2019, qui
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