comincio a dubitare
di riuscire davvero a raggiungere quaggiù
ciò che dentro di me
chiamai felicità.
Non ne avevo dubitato mai.
Ma una sera vuota di desiderio
mi insinua questo dubbio nel cuore.
Dubbio che certo conobbero anche
gli scalatori di alti monti
vedendo la bianca vetta innevata
con il petto vuoto di scalata,
vuoto di monti
*** Nathan ZACH, 1930, scrittore e poeta israeliano, da Sento cadere qualcosa, Einaudi, 2009, traduzione di A. Rathaus, in 'interno poesia', 17 settembre 2019, qui
In Mixtura ark #SguardiPoietici qui
Nessun commento:
Posta un commento