e i cui pastori sono guide cattive
Pietà per la nazione i cui leader sono bugiardi
i cui saggi sono messi a tacere
Pietà per la nazione che non alza la propria voce
tranne che per lodare i conquistatori
e acclamare i prepotenti come eroi
e che aspira a comandare il mondo
con la forza e la tortura
Pietà per la nazione che non conosce
nessun’altra lingua se non la propria
nessun’altra cultura se non la propria
Pietà per la nazione il cui fiato è danaro
e che dorme il sonno di quelli
con la pancia troppo piena
Pietà per la nazione – oh, pietà per gli uomini
che permettono che i propri diritti vengano erosi
e le proprie libertà spazzate via
Patria mia, lacrime di te
dolce terra di libertà!
*** Lawrence FERLINGHETTI, 1919, poeta statunitense, Pietà per la nazione, in Giana Diano, a cura, 50 poesie di Lawrence Ferlighetti, 50 immagini di Armando Milani, qui - Questo testo è stato scritto nel 2007 da Lawrence Ferlinghetti in occasione del cinquantenario del libro di Jack Kerouac, On the road, 1957 ed è ispirato ai versi del poeta libanese Kahlil Gibran.
Anche in 'losguardopoIetico', n. 274, 11 marzo 2014 (documento a circolazione riservata)
In Mixtura ark #SguardiPoietici qui
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