il punto di equilibrio
tra il semplice e il complesso.
L’eccesso dello sguardo
elementare conduce
a trascurare il due che sta
nell’uno, le ragioni dell’opposto,
il tragico che fa da sfondo
al mondo. Quanto al complesso,
è come un labirinto che risucchia
in un disvelamento senza fine.
Il torto e la ragione cambiano
continuamente posizione
via via che si affaccia un nuovo nesso.
Così l’indecidibile (presente) trionfa
davanti agli occhi sgranati del perplesso.
*** Franco MARCOALDI, 1955, giornalista, scrittore, poeta, Il semplice e il complesso, da Il tempo ormai breve, Einaudi, 2008.
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