Ma come è potuto accadere che fosse un signore imputato per appartenenza a un'associazione segreta, per il quale il Pm ha chiesto quattro anni di carcere, a concordare la riforma della costituzione con il governo Renzi? Uno come Denis Verdini che rivendica a ogni piè sospinto la sua partecipazione decisiva al tentativo di indebolire il nostro Parlamento e rafforzare il potere del governo e del suo capo?
E come è potuto accadere che un banchiere del vertice di Banca Etruria chiamato Boschi si rivolgesse in cerca di grandi nomi per il governo della banca, a un tal Flavio Carboni per il quale, nella stessa inchiesta sulla P3, il Pm ha chiesto nove anni e mezzo di carcere? Verdini, padre costituente, accusato di aver fatto parte "di un'aggregazione stabile che aveva scelto la segretezza come forma strutturale e sistematica per poter penetrare negli apparati dello Stato, a tutti i livelli...".
Cosa c'è di malato in questa Italia avvinghiata agli spettri di un passato tutt'altro che glorioso proprio quando predica il cambiamento derivante da una nuova Costituzione? (...)
Disse Ciampi: "In Italia non si è data sufficiente importanza a cosa è stata la P2, ma villa Wanda è ancora aperta e il titolare è ancora lì (Gelli morì due anni dopo, nel 2015, ndr) e molti degli aderenti a quella loggia massonica sono ancora in circolazione. La stagione della P2 non è mai finita, ha continuato ad agire sotto traccia, continuando a inquinare le istituzioni italiane. Il fatto di non aver estirpato fino in fondo questo cancro è un grande cruccio". (...)
*** Sandra BONSANTI, giornalista, saggista, Padri ricostituenti, 'L'Huffington Post', 14 novembre 2016
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