L'ex direttore di "Repubblica", Ezio Mauro, e l'ex presidente della Corte Costituzionale, Gustavo Zagrebelsky, si interrogano a partire dalla figura del prefetto della Giudea sul potere e la democrazia
Un dialogo a due voci su "La solitudine di Pilato" e il processo a Gesù. L'ex direttore di "Repubblica", Ezio Mauro, e l'ex presidente della Corte Costituzionale, Gustavo Zagrebelsky, introdotti da Giulia Santerini si interrogano al Maxxi per "RepIdee" sulla figura del prefetto della Giudea che, secondo quanto testimoniano i Vangeli, fu giudice del processo di Cristo e ne ordinò la flagellazione. Ma perché occuparsi di un evento che risale a duemila anni fa? Perché quel processo, sostiene Mauro, rappresenta uno degli atti di inizio della modernità. E, secondo alcune interpretazioni, segna anche il primo esempio di democrazia nell'appello al popolo di Pilato. Una democrazia, ragiona però Zagrebelsky, che si fonda su un popolo non libero, ma sobillato, manipolato.
*** Viola GINNOLI, giornalista, Mauro-Zagrebelsky: la solitudine di Pilato, il potere e la democraziaRepIdee, Mauro-Zagrebelsky: la solitudine di Pilato, il potere e la democrazia, 'repubblica.it'. 5 giugno 2016
LINK articolo e VIDEO del dialogo qui
Nessun commento:
Posta un commento