solo per il fatto che non hanno nessun motivo
per odiarmi.
Sono odiatori seriali
e non se ne fanno una ragione
che gli altri non mi odiano
così tanto come mi odiano loro.
L'odio è animoso, l'odio
è l'animale sbagliato finito per caso
dentro il piccolo treno di fiato
che ci porta dal nulla in cui eravamo
al nulla in cui saremo.
Non bisogna odiare chi ci odia,
questo è chiaro,
bisogna continuare ad accarezzare
la loro testa quando non ci vedono,
salutarli anche quando girano lo sguardo.
Essere amati è bello,
ma provate a fare buon uso
anche di chi vi odia: in fondo
è una forma di attaccamento,
una malattia che richiede una trasfusione,
sangue amaro a cui offrire sangue dolce.
*** Franco ARMINIO, scrittore, poeta, paesologo, 12 maggio, facebook, 13 maggio 2019, qui
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