si raccoglie sulle nostre fronti e si riempie
di silenzio,
e non c’è più posto per le parole,
e a poco a poco si raddensa una dolcezza
intorno
come una perla intorno al singolo grano
di sabbia,
una lettera alla volta pronunciamo
un nome amato
per comporre la sua figura; allora
la notte diventa cielo
nella nostra bocca, e il nome amato
un pane caldo, spezzato.
*** Pierluigi CAPPELLO, 1967, poeta, Lontano, da Pierluigi Cappello, Mandate a dire all’imperatore, Crocetti Editore 2010-2011, anche in ‘Poesia.it’, ‘archivio poesia del giorno’, 28 giugno 2011
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