Quando sbagliamo,
capita raramente che lo facciamo.
Ma, se siamo abituati a non farlo,
capita raramente che lo facciamo.
Ma, se siamo abituati a non farlo,
sarebbe bello
- e soprattutto finalmente umano -
imparare a dire tre parole:
"Ho sbagliato, scusa".
Se proprio non ci riusciamo,
in genere all'altro
"Ho sbagliato, scusa".
Se proprio non ci riusciamo,
in genere all'altro
possono bastare le prime due.
Naturalmente
esiste una precondizione assoluta:
le due o tre parole
devono essere sincere:
altrimenti è questa finzione
che diventa lo sbaglio più grave.
Per il quale non ci sono
devono essere sincere:
altrimenti è questa finzione
che diventa lo sbaglio più grave.
Per il quale non ci sono
scuse.
*** Massimo Ferrario, A chi so io, per 'Mixtura'
In Mixtura ark #SguardiPoietici qui
In Mixtura i contributi di Massimo Ferrario qui
Nessun commento:
Posta un commento