lunedì 21 novembre 2022

#FAVOLE & RACCONTI / La farfalla che non vola (Massimo Ferrario)

Per la bambina era la prima volta. 

Non era mai stata in campagna dallo zio contadino e non finiva di girare per la fattoria. Era interessata a tutto e perlustrava ogni angolo.
Fu colpita da una strana cosa, là nella parte in ombra della legnaia. 

Collegò soltanto dopo che quella cosa doveva essere un bozzolo: e al momento si avvicinò incuriosita, con circospezione. Scoprì che dentro, oltre il buchino che appariva in cima, c’era vita. Si dimenava un animaletto, in forma di minuscole zampine. Fu allora che si ricordò: a scuola la maestra aveva raccontato delle farfalle. Di come facessero fatica a diventare ciò che erano e a spiccare il volo dopo il loro stato di bruchi. 
Si fermò a fissare il movimento inconcludente di quell’essere minuscolo che doveva diventare una farfalla. Ci stava provando con tutte le sue forze, ma il bozzolo non si apriva. E la farfalla restava prigioniera.

Provò una pietà affettuosa. 
Spettava a lei aiutare il bozzolo ad aprirsi. Cercò in giro, corse in casa in cucina, trovò un coltellino, ritornò nella legnaia. Mise la massima attenzione: con la punta del coltellino, allargò il foro. Piano piano. Delicatamente. E a quel punto la farfalla uscì dal bozzolo.

La bambina sospirò, felice: è fatta, si disse.
Invece non era fatta per nulla. 
Perché la farfalla, appena capitata fuori dal bozzolo, provava a spiegare le piccole ali, ma non ci riusciva. Erano tentativi continui, però senza successo. Faceva passettini fuori dal bozzolo, ma restava a terra. I suoi muscoli non erano abbastanza forti: le era stato risparmiato lo sforzo di uscire dal bozzolo e ora questo mancato sforzo non le dava la forza di volare.

La bambina corse dallo zio, piangendo: stava arando nei campi. E lo costrinse a venire subito a vedere.
- Fai qualcosa, zio. La farfalla deve poter volare: non so perché non vola. Cosa le è successo?
Raccontò del bozzolo e del coltellino. 

Lo zio cercò di essere più delicato possibile con la nipotina.
- Qualche volta aiutare fa male, piccola. Perché impedisce a chi deve fare di fare. Tu volevi essere buona con la farfalla, lo so. Ma quello che adesso stai imparando vale anche per gli esseri umani. Nascere e crescere richiede sforzi che nessuno può fare al nostro posto. Nessuno meglio della natura ce lo insegna. Anche con la durezza spietata che è tipica proprio della natura. La farfalla che non riesce a volare la terrò qui al riparo, nella legnaia: e la curerò personalmente fino a quando sarà in vita, facendo in modo che abbia sempre vicino qualche fiore fresco da cui possa suggere il nettare. Quello che però nessuno può fare è darle il volo che le manca. 
Lo zio abbracciò la bambina: capiva che il suo pianto era necessario.

- Mi spiace, piccola. Oggi hai imparato una cosa molto importante: dilla a scuola. Sarà un grande insegnamento per tutti.

*** Massimo FERRARIO, La farfalla che non vola, per ‘Mixtura’. Libera riscrittura di un testo di autore anonimo

In Mixtura ark #Favole&Racconti di M. Ferrario qui

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