Montanelli era un uomo del suo tempo, si dice. Ma questo non giustifica quello che ha fatto e le cose che ha detto e ha scritto sull’episodio della sposa bambina fino al 2000 senza scusarsi mai, senza pentirsene. Uomo e professionista sono due cose diverse, si dice. Ma io frequento da abbastanza tempo questo mondo, il giornalismo intendo, per sapere che quello che sei, quello che pensi, il tuo vissuto, finisce per influenzare il modo in cui scrivi. Non esiste in questo caso una separazione netta tra uomo e professionista, è impossibile. Perché quel modo di oggettificare le donne dimezza la tua visione del mondo, la riduce a una piccola lente di ingrandimento appannata, distorta. E provo orrore tutte le volte che riguardo quel video in cui Elvira Banotti chiede conto a Montanelli di quell’episodio, di quella bambina di 12 anni e di quel “si usava così” detto da lui senza imbarazzo. Non è una macchia nella carriera di un grande giornalista ma un cratere che non si chiuderà neanche se la statua resterà dov’è ora, imbrattata o meno. E si mettano l’anima in pace quelli che non si può giudicare con gli occhi di oggi, il passato e i fatti di ieri. Il passato è passato ma siamo noi oggi, ora e adesso, a sceglierci i nostri modelli, i nostri simboli e i nostri ideali. Io non ho dubbi
*** Corinna DE CESARE, giornalista, facebook, 14 giugno 2020, qui
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