quando mi sveglio la mattina
mi ricordo di me,
cautamente apro gli occhi
e inizio a vestimi.
Prima sistemo il mio gesto
di persona per bene.
Poi metto le buone
maniere, l’amore
filiale, il decoro, la morale,
la fedeltà coniugale:
ed alla fine lascio i ricordi.
Lavo accuratamente
il mio viso di buona cittadina
vista la mia deteriorata speranza,
mi metto in bocca le parole
spazzolo la bontà
e la indosso come un sombrero
e negli occhi
quello sguardo così affabile.
*** María Mercedes CARRANZA, 1945-2003, giornalista e poetessa colombiana, Il lavoro di vestirs, in 'cantierepoesia', 17 ottobre 2012, qui
In Mixtura i contributi di María Mercedes Carranza qui
In Mixtura ark #SguardiPoietici quiTesto originale (El oficio de vestirse)
De repente
cuando me despierto en la mañana
me acuerdo de mí,
con sigilo abro los ojos
y procedo a vestirme.
Lo primero es colocarme mi gesto
de persona decente.
En seguida me pongo las buenas
costumbres, el amor
filial, el decoro, la moral,
la fidelidad conyugal:
para el final dejo los recuerdos.
Lavo con primor
mi cara de buena ciudadana
visto mi tan deteriorada esperanza,
me meto entre la boca las palabras
cepillo la bondad
y me la pongo de sombrero
y en los ojos
esa mirada tan amable.
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