Voi mettereste vostro figlio su un barcone malandato e carico oltre ogni limite di sicurezza, insieme ad altre cento persone, sapendo che ci sono buone probabilità che quella sia l’ultima volta che lo vedete?
Sul serio: lo fareste?
Io non credo.
A meno che non foste assolutamente sicuri che, non facendolo, lo consegnereste ad una vita di stenti, o magari a una morte sicura.
E credo proprio che vorreste partire anche voi, assieme a lui.
Però in Africa si paga, per partire verso un posto migliore.
E se aveste i soldi per pagare un solo viaggio, allora scegliereste di far partire lui senza pensarci due volte.
Lo fareste “da mamma” o “da papà”, come scrive il nostro ministro dell’Interno quando insiste con la sua miserabile propaganda.
I bambini morti sul barcone a largo delle acque libiche erano lì perché ce li avevano messi un papà o una mamma, sperando con tutto il cuore che arrivassero sani e salvi altrove, che qualcuno li salvasse da un futuro che “a casa loro” non avevano.
Pensate che non lo sappiano che a volte, dopo essere saliti a bordo di quei barconi, si muore?
Lo sanno benissimo.
Ma sanno bene anche cosa li aspetta alle loro spalle.
Voi cosa fareste?
Pensate a questo, prima di vomitare il vostro odio imbecille su quella tastiera, vi scongiuro.
*** Emiliano RUBBI, facebook, 1 luglio 2018, qui
In Mixtura ark #SenzaTagli qui
Nessun commento:
Posta un commento