Strapperanno la maschera di ferro
del sapere, perché sul volto dell’anima
si veda. Baceranno il pane, il latte:
carezzeranno il capo dei bambini
ed estrarranno con le stesse mani
ferro ed altri metali dalle oietre.
Formeranno città dalle montagne
ed i loro polmoni quieti e immensi
assorbiranno tempeste, uragani;
si placherà ogni oceano. Saranno
sempre in attesa d’ospite imprevisto:
anche per lui prepareranno il desco
e gli apriranno il cuore.
Siate simili ad essi, perché i vostri
piccoli, che han di giglio i piedi, il mare
di sangue che dinanzi a loro giace,
possano da innocenti attraversare.
*** Attila JÓZSEF, 1905-1937, poeta ungherese, Gli uomini dell'avvenire, da Con cuore puro, Edizioni Accademia, 1972, a cura di Umberto Albini, segnalato in 'internopoesia', 27 febbraio 2018, qui
https://it.wikipedia.org/wiki/Attila_J%C3%B3zsefIn Mixtura ark #SguardiPoietici qui
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