Siamo ad un voto storico: M5S e Lega vincono le elezioni mandando in soffitta le larghe intese e demolendo il Pd di Renzi, che dopo la debacle si è dimesso. Un po’ tutta la sinistra risulta non pervenuta. Si chiude l’era della Seconda Repubblica e ora spetterà al presidente Mattarella far uscire il Paese dall’impasse. E prende piede l’ipotesi di un governo M5S – Pd derenzizzato.
Il Rosatellum ha vinto. L’Italia è un Paese ingovernabile. In fondo, la legge elettorale – ideata da Renzi, Berlusconi e Verdini – era stata partorita per questo. Pensata ad hoc per impedire la vittoria del M5S e giustificare l’ennesimo inciucio.
Ma si era sottovalutata la rabbia popolare. Queste elezioni aprono una fase nuova, niente sarà come prima. Qualcosa è sfuggito o andato storto, secondo i calcoli del Pd e di Forza Italia. Un accordicchio di Sistema non ha (più) i numeri sufficienti per governare il Paese. Il Gentiloni bis torna in soffitta. Il M5S è, infatti, andato oltre le aspettative attestandosi al 32 per cento facendo quasi il pieno nei collegi uninominali del Sud. È un successo inequivocabile. Un voto storico: finisce la Seconda Repubblica. Per Di Maio inizia “la Terza Repubblica dei cittadini”. I partiti tradizionali vengono spazzati via. (...)
*** Giacomo RUSSO SPENA, giornalista, Big Bang 4 marzo: niente sarà come prima, 'MicroMega online', 5 marzo 2018
LINK articolo integrale qui
Nessun commento:
Posta un commento