Sono un giardiniere in pensione,
conosco ancora
l’orario degli otto venti.
Le mie previsioni
su quando giungeranno le nuvole di pioggia,
sono degne di fiducia.
A parte la gotta e l’insaziabile desiderio
di un bicchierino di grappa,
non mi dà fastidio nulla. I miei amici sono morti
e i nemici sono spariti.
Questo mondo, che non capisco più,
mi visita sotto forma di giornale
una volta alla settimana
e più volte ogni giorno
svolazza uno stormo di passeri davanti alla mia finestra.
Per avermi dato confidenza, li ho promossi
a fringuelli.
*** Rainer BRAMBACH, 1917-1983, scrittore e poeta svizzero, Casa di riposo, in 'il canto delle sirene', 22 gennaio 2017, qui
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