Sento come tutto muta
e ancora si converte
in altra luce,
nel traguardo della sera.
Davanti a questa pace
che non ha ragione
a lungo il cuore
resta incerto nella pena
e quasi ha in sé il timore
del riposo e della fede.
Ma è sera, veloce sempre
cresce l’ora e mi convince
del murmure ritorno
d’un ritmo di parole.
*** Piera OPPEZZO, 1934-2009, poetessa, Sera, settembre 1954, da Esercizi d’addio. Poesie inedite 1952-1965 , Interno Poesia Editore, 2021, qui
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