sabato 18 dicembre 2021

#SGUARDI POIETICI / Neve (Angelo Barile)

Da noi la neve è festa
rara. Quando sorprende
il paese che dorme
ci si risveglia attoniti, in un chiaro
ch’è d’altro cielo: una calma vacanza.
Tra barche che fan siepe
lungo la strada
come vanno alla spiaggia, il mare fuma
lontano – a tratti dagli orti uno sparo.
Esco un mattino in quel candore e vedo
– a un passo ma su un’isola di luce –
una fanciulla, fiore
della contrada,
che legge, ferma una lettera (giunta
da che paese colorato?).
Ignara
della gente per via,
e di me che la guardo, e della neve
che la incornicia,
legge e gli occhi le ridono. Li leva
a un punto, muove
verso quel punto le labbra, ecco parla,
con uno parla che lei sola vede
ode lei sola come nei miracoli.

Tanta neve è caduta
da allora! tanta neve
fradicia e pesta ho nel cuore. Non so,
veramente non so
da che angolo incolume mi ride
quella bambina.

*** Angelo BARILE, 1888-1967, poeta, Neve, da Poesie, Scheiwiller, 1965, in 'ilcantodellesirene', 16 dicembre 2021, qui


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