si rompono le gemme:
un verde più nuovo dell’erba
che il cuore riposa:
il tronco pareva già morto,
piegato sul fosso.
E tutto sa di miracolo;
e sono quell’acqua di nube
che oggi rispecchia nei fossi
più azzurro il suo pezzo di cielo,
quel verde che spacca la scorza
che pure stanotte non c’era.
*** Salvatore QUASIMODO, 1901-1968, poeta, premio Nobel per la letteratura nel 1958, Specchio, Tutte le poesie, Mondadori, 2003, in 'internopoesia', 29 maggio 2020, qui
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