mercoledì 25 dicembre 2019

#SENZA_TAGLI / Buona "Joulurauha" a tutti (Vera Gheno)

Tra i dieci e i dodici anni ho abitato in Finlandia. Il Natale, chiaramente, era diverso: c'era il buio, c'era la neve, faceva freddo e lo spirito del Natale era più semplice da trovare. O forse ero solo una ragazzina più sognatrice di adesso.

Tra tutte le tradizioni natalizie, ce n'è una in particolare che ricordo da quegli anni, e che mi è sempre sembrata significativa: alla Vigilia, a Turku, la città dove vivevamo, un messo del comune dichiara solennemente, dal balcone di un palazzo cittadino, l'inizio dei venti giorni di Joulurauha, di "pace natalizia", che si concludono il 13 gennaio.

Si tratta di una tradizione antichissima; fino agli ultimi decenni dell'Ottocento, chi commetteva un crimine durante la Joulurauha subiva pene più severe del solito. Oggi la "pace natalizia" non ha alcuna rilevanza giuridica, ma rimane qualcosa a cui oggi, dopo trent'anni, ho ripensato con affetto.

Volendo trovare un augurio da condividere con chi mi conosce e conosco, forse per il momento turbolento, bellissimo e orripilante al tempo stesso che sto vivendo, ho pensato a questo: auguro a tutti di trovare un po' di pace, interiore o con altri che sia. Dato che, volenti o nolenti, siamo costretti a rallentare un po' rispetto ai ritmi soliti, forse possiamo passare qualche minuto in più alla ricerca della nostra pace.

Buona "Joulurauha" a tutti.

*** Vera GHENO, sociolinguista, facebook, 23 dicembre 2019, qui


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