ferma nella sua freschezza come un lago alpino
alta nel suo silenzio più del fragore
dei quotidiani affastellati lì accanto
più del disordine dei notiziari,
la concitazione delle chiavi di casa.
Che cos’è questa parola verdeggiante d’amore
se non il suolo dove lasciarsi cadere
la penombra di un bosco da attraversare
e la mano che si apre e prende la mia
e mi conduce a me.
*** Pierluigi CAPPELLO, 1967-2017, poeta, Una rosa, da Mandate a dire all’imperatore, Crocetti, 2010, in 'ilcantodellesirene', 5 luglio 2019, qui
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