venerdì 19 luglio 2019

#SGUARDI POIETICI / Anfibiologia (Alfonso Brezmes)

Non sono gli infiniti,
ma quello che essi ci fanno.
  
Restare o partire;
restare a galla o immergersi
e sul fondo trattenere
a fatica il respiro;
trascinare o strisciare.
  
Non è la parola, ma la sua orma
nascosta sotto il fango dei giorni.
  
Amore anfibio, strano animale
a sangue freddo e cuore caldo,
capace di mimetizzarsi tra i verbi.


*** Alfonso BREZMES, 1966, poeta spagnolo, Anfibiologia, da 'Revista Conexos', 6 agosto 2016, in 'il canto delle sirene', 8 luglio 2019, qui


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