Un musulmano, un cristiano e un ebreo entrano in un bar. Il musulmano ordina un thè, l’ebreo un bicchiere di vino kasher e il cristiano uno spritz. Da bere glielo porta un cameriere ateo, mettendo i tre bicchieri accanto in un vassoio di vetro. Il musulmano beve il suo thè, l’ebreo il suo vino kasher e il cristiano il suo spritz. Il cameriere torna dietro al bancone con una piccola mancia. Il musulmano mentre beve ascolta l’ebreo che parla con il cristiano che poi si rivolge al musulmano che poi interloquisce con l’ebreo, poi finiscono di bere, salutano il cameriere ed escono dal bar.
Questo è quello che succede quando non ci sono terroristi che cercano conversioni facendo i kamikaze, guerrafondai che cercano pace facendo la guerra e occupanti che cercano di difendersi impedendo agli altri di vivere.
La medaglia ha sempre un’altra faccia, la vita ha sempre un’altra scelta, il mondo ha sempre più colori. Bisogna solo ricordarsene, anche nei momenti più difficili, anche nei momenti come questo.
*** Saverio TOMMASI, giornalista e video reporter, Un musulmano, un ebreo e un cristiano a Bruxelles, 22 marzo 2016, qui
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