martedì 30 aprile 2019

#MOSQUITO / Esistono posti al mondo dove più che le regole è importante la gentilezza (Carlo Rovelli)

C’è una catenella che isola l’area della moschea, al di là della catenella c’è più calma. Arrivo alla cancellata. Chi esce si rimette le scarpe. Mi levo i sandali zozzi, li prendo in mano e mi incammino nel parco. Per terra c’è un soffice tappeto di erba finta. I fedeli stanno uscendo, a frotte rade, come succede dalle chiese europee. Ma sono tutti uomini. Pressoché tutti di una certa età, o anziani. Mi stupisco: hanno un’aria pulita, dignitosa, serena, calma. Mi salutano incrociandomi. In molti mi sorridono. In questo paese si sorride pochissimo, ma qui mi sorridono. Mi chiedo che aspetto io abbia. Sono evidentemente in condizioni di pulizia miserevoli dopo una giornata di viaggio, ho le braccia scoperte, tutti hanno maniche lunghe, ho uno zainetto a spalle, ho un cappellaccio di paglia chiaramente fuori etichetta. E ovviamente ho una pelle bianca, bianca da fare luce, da queste parti. Ma mi sorridono, mi fanno un cenno gentile. È chiaro che sono contenti di vedere che sto andando alla moschea. Io temevo di essere cacciato o guardato con astio… Arrivo alla porta. Cautamente, così a piedi nudi come sono, entro, faccio qualche passo guardandomi intorno. Un giovane si affretta verso di me con l’aria preoccupata. Mi dice qualcosa che non capisco. È chiaro che ho fatto qualcosa di sbagliato. Mi mostra le scarpe che ho in mano e capisco: la regola non è di non entrare nella moschea con le scarpe ai piedi: è di non portare comunque scarpe dentro la moschea… Esco subito dalla porta e appoggio le scarpe fuori, dove ce ne sono altre. Faccio per rientrare ma un uomo anziano mi sorride e dice qualcosa al ragazzo che mi ha ripreso. Prende le mie scarpe, le mette in un sacchetto di plastica scuro e le porta lui stesso dentro la moschea, ridandomele in mano sorridendo. Io imbarazzato cerco di dirgli di no, non ho paura che me le rubino, mi va benissimo lasciarle fuori… ma lui sorride e anche il giovane sorride. Allora prendo le scarpe, li ringrazio con lo sguardo e mi riavvio all’interno della grande moschea. Sono senza parole, esistono posti al mondo dove più che le regole è importante la gentilezza.

*** Carlo ROVELLI, 1956, fisico, saggista, Ci sono luoghi al mondo dove più che le regole è importante la gentilezza, Rizzoli, 2018


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