nella camera da letto dei miei genitori
c’era una conchiglia rosa.
Mi avvicinavo in punta di piedi
e con un movimento improvviso
la portavo all’orecchio.
Volevo coglierla in quel momento,
quando non si sente la nostalgia
con il suo monotono sussurro.
Sebbene fossi piccolo, sapevo che,
anche quando si ama molto qualcuno,
talvolta sopraggiunge l’oblio.
*** Zbigniew HERBERT, 1924-1986, poeta, saggista e drammaturgo polacco, Conchiglia, da Hermes, pies i gwiazda, 1957, in 'larecherche.it', 8 aprile 2016, qui
https://it.wikipedia.org/wiki/Zbigniew_HerbertIn Mixtura ark #SguardiPoietici qui
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